domenica 12 giugno 2011

I libri del buonumore/2


 
My Family and Other Animals, di Gerald Durrell
Le vicissitudini di un ragazzo di dieci anni e della sua straordinaria famiglia nell'isola greca di Corfù.  Durrel, diventato da adulto uno dei più grandi zoologi mondiali, sa esprimere con delizioso umorismo lo stupore e la curiosità di fronte alle bellezze di una natura incontaminata.  


Dona Flor e i suoi due mariti (Dona Flor e Seus Dois Maridos, traduzione dal portoghese di Elena Grechi), di Jorge Amado
La letteratura come festa, sensualità, magia, passione, musica, allegria. E poi sapori, odori, ironia, dolcezza e saggezza. Il capolavoro di Amado: un inno alla gioia di vivere.


 
Joy in the Morning, di P.G. Wodehouse
A grande richiesta - di Cynthia, che nei commenti scrive "meglio del Prozac, nessun effetto collaterale", e di Giovanna Scocchera, traduttrice editoriale dall'inglese, che mi suggerisce: "Tutto Wodehouse!" - eccolo qui, il classico dei classici (ho provato a scegliere un libro fra i tanti, ma anch'io lo consiglio tutto).
Una curiosità: nella biblioteca di mio marito c'è un'edizione del racconto The Great Sermon Handicap in 91 lingue (6 volumi) curata da James H. Heineman ("For the Jeeves fan who thinks he already has seen it all!").



Le dodici sedie (Двенадцать стульев, traduzione dal russo di Anjuta Gančikov), di Ilja Ilf e Evgenij Petrov.
Ironico, satirico, tragicomico. Le vicende picaresche di una banda eterogenea che gira per la Russia dei tempi della NEP, sulle tracce di un pugno di diamanti nascosti in una sedia uguale ad altre undici. Mel Brooks ne ha tratto un film. 



Love in a Cold Climate, di Nancy Mitford
Le manie e i capricci della nobiltà inglese d'inizio secolo descritti con deliziosa ironia  in una comedy of manners degna della migliore tradizione inglese. Da leggere insieme, anzi, dopo, The Pursuit of Love. E possibilmente, se volete, nella mia (futura) traduzione.




Oltre ai preziosi suggerimenti ricevuti nei commenti al post di ieri, ne ho ricevuti anche altri che vorrei condividere. Andrea Rényi, traduttrice editoriale dall'ungherese, consiglia La classe volante (Das fliegende Klassenzimmer, traduzione dal tedesco di Lavinia Mazzucchetti), di Erich Kästner. Cristina Ingiardi, un'altra traduttrice (dall'inglese e dallo spagnolo) consiglia Il diario segreto di Adrian Mole di anni 13 e tre quarti di Sue Townsend (The Secret Diary of Adrian Mole aged 13 3/4, traduzione dall'inglese di Carlo Brera).
Continuiamo?

(2. Continua)

5 commenti:

  1. Sottoscrivo il "Tutto Wodehouse", ci aggiungo il "Tutto G.Durrell", non solo My family and other animals, perché ci sono alcune raccolte di racconti esilaranti ( i miei preferiti sono quelli in cui parla della sua amica Ursula), aspetto la traduzione della Mitford. Posso suggerire l'italianissimo Giovanni Guareschi?

    Continua, continua!

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  2. Lo so che qualcuno storcerà il naso, ma io dico Watt di Beckett. Lo so, lo so, si ride del tragico. E alla fine si piange per l'assurdo, il dolore e il gran ridere.

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  3. Tra i classici, Jane Austen!

    Tornando ai contemporanei, per il buonumore in versione americana aggiungerei Garrison Keillor, a cominciare da Lake Wobegon Days.
    Tra gli irlandesi, ci sono aspetti molto divertenti nella Barrytown trilogy di Roddy Doyle (The Commitments, The Snapper, The Van).
    Un esempio di umorismo inglese che anni fa avevo trovato divertente era The Wimbledon poisoner di Nigel Williams.

    E a proposito di umorismo inglese, anche a me i primi diari di Adrian Mole di Sue Townsend erano piaciuti moltissimo, tanto per la laurea avevo proposto una tesi proprio sulla traduzione dei primi due volumi. Credo però che per apprezzare The Secret Diary.... sia meglio la versione originale, temo infatti che la traduzione citata lasci parecchio a desiderare (buona parte della mia tesi analizzava proprio gli errori di traduzione che stravolgevano il senso del libro).

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  4. Che meraviglia, grazie! Ho già materiale per altre due puntate!

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  5. Un assaggino di Wodehouse (che si pronuncia Woodhouse)dall'inizio di Summer Lightning, che mi ha fatto scoppiare da ridere alla bibiloteca centrale di Boston, davanti a tutti i presenti:

    "A certain critic--for such men, I regret to say, do exist--made the nasty remark about my last novel [Heavy Weather] that it contained `all the old Wodehouse characters under different names'. He has probably by now been eaten by bears, like the children who made mock of the prophet Elisha; but if he still survives he will not be able to make a similar charge against Summer Lightning. With my superior intelligence, I have outgeneralled the man this time by putting in all the old Wodehouse characters under the same names. Pretty silly it will make him feel, I rather fancy."

    Per chiunque leggesse Wodehouse per la prima volta, siccome ha scritto un sacco, consiglio tutti i libri con "Jeeves" nel titolo.

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