mercoledì 3 agosto 2011

San Francisco, agosto

È una splendida giornata di sole. La luce di questa città è unica, vibra e profuma e frizza, ti abbaglia e ti accarezza. 
Poi, d'un tratto, le sento. Le fog horns, le sirene della nebbia che cantano la scomparsa del sole. Guardo dalla finestra e il ponte è già sparito. Il muro bianco avanza e offusca la luce, spinto da un vento gelido che trasporta tante minuscole goccioline. Il vento è forte, e il muro bianco corre veloce. I primi ad arrivare sono stracci, brandelli, veli di vapore. Veloci, veloci, proprio sopra la mia testa. E poi il muro. Le sirene continuano a cantare per tutta la notte. Domani si ricomincia.


9 commenti:

  1. Succede anche qui, in quest'estate strana, non con la nebbia ma con la pioggia. Puntuale, nel tardo pomeriggio, le nuvole scure invadono il cielo e l'acqua scroscia forte: si spengono le braci degli spiedi in giardino, si corre a mettere in salvo tavole apparecchiate, costine e salamella, si infilano i golfini di cotone...

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  2. In realtà ci sto prendendo gusto. Non proprio alla nebbia, ma al clima frizzolino di quando c'è il sole. Quando sentivo parlare delle ondate di caldo della costa est, pensavo con gioia che le mie caviglie non diventeranno mai elefantiache per il caldo, qui a SF. L'unica cosa che mi manca sono le cene all'aperto: riesco a farne un paio all'anno, quando proprio va bene (ma a quanto pare non è stato facile neppure farle in Italia, quest'anno).

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  3. Effettivamente qui in Italia l'estate si prospetta un pò ballerina. Io vivo a Bologna e la scorsa settimana sembrava di essere in pieno inverno! Non mi lamento però... perché anche così la tastiera del mio pc era abbastanza bollente... e per chi deve passarci molte ore... non è proprio un piacere...

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  4. Ah, le estati bolognesi! Io ho vissuto a Bologna per dieci anni, durante e dopo l'università, e ricordo studenti che si facevano laminare le pagine degli appunti per poter studiare sotto la doccia fredda... quanto al pc, in Italia d'estate uso un supporto con dei piccoli ventilatori che lo tengono un minimo al fresco, ma fanno un rumore che sembra un elicottero!

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  5. Davvero hai vissuto a Bologna?! Beh, se mai ti capitasse di ritornare da queste parti fammi sapere, mi farebbe molto piacere incontrarti magari per un caffè!
    Per quanto riguarda il supporto per il pc... si, grazie del consiglio, lo conosco, però anche a me da noia il rumore... Devo già sopportare il frastuono della tangenziale che ho proprio difronte casa... e credimi d'estate, con il caldo e nei momenti in cui hai bisogno di concentrarti è davvero un inferno!

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  6. Certo, caffè assicurato! E' da tanto che non torno, purtroppo. Mi riprometto sempre di farlo e poi non ci riesco mai. Ho fatto un testone al marito americano su Bologna, Ferrara (la città natale di mio padre) e Ravenna (per tanto tempo ho avuto un fidanzato nella campagna romagnola), le mie città del cuore, ma per adesso sono riuscito a portarlo solo a Roma (che però è la città più bella del mondo), a Venezia (e per fortuna in inverno) e in Sicilia (che conosco abbastanza bene e amo molto, ma le storie dell'americano guidatore imbranato per le strade di Palermo meriterebbero una serie di post a parte...)
    Buona estate fresca, allora, e ci vediamo a Bologna!

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  7. Perdona la domanda indiscreta e l'anonimato (non ho account utilizzabili ne' URL), ma sei per caso imparentata col Prof. Lorenzo Pareschi?
    Io non lo conosco personalmente, ma per i suoi lavori scientifici; quando ero in Italia svolgevo ricerche in un campo affine, ora mi sono trasferita negli States e ho cambiato un po' argomento.

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  8. Ciao Anonima, no, nessuna parentela, almeno che io sappia. E' un cognome ferrarese abbastanza diffuso da quelle parti.

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