domenica 11 agosto 2013

Orgoglio genovese

Uno studente racconta.
"Ero in un caffè, mangiavo seduto al banco mentre facevo i compiti d'italiano. Entrano due turiste italiane che non sanno una parola d'inglese. Vedono il mio dizionario, il libro degli esercizi e mi chiedono se posso aiutarle con il menu. Quando arriviamo a un piatto a base di eggplants, le due signore sembrano perplesse. 'Ma come, questo non è un ristorante vegano? Perché c'è un piatto con le uova?' Io comincio a frugare nella memoria in cerca della parola italiana, ma non mi viene. No, non sono uova, sono verdure, sono... sono...
'Melanzane', dice forte e chiara una voce dal tavolo vicino.
Le due turiste si girano, sorprese. 'Ma lei è italiano!'
'No', risponde lui. 'Sono genovese'."

26 commenti:

  1. !! Un sito
    http://www.balalaik.com/2013/07/aubergines-melanzane.html

    chiama le melanzane aubergines .
    Qual è il termine più esatto?
    Buona domenica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Aubergine è British, eggplant è americano. Buona domenica anche a te!

      Elimina
    2. Ah, grazie per il chiarimento! Pensavo che aubergine fosse il frutto ed eggplant fosse intesa come la pianta! ... Io continuo a cercare aubergine ad un prezzo ragionevole ... Ormai le sogno di notte!

      Elimina
    3. Zitta, che l'altro giorno ho commesso l'errore di convertire pounds in kg e $ in euro (mai fatto prima, sono una schiappa con le misure, con i gradi poi non ne parliamo), e così ho scoperto che i pomodori più economici che compro (perini bio, ché qui di non-bio non compro niente per non diventare fosforescente) costano tipo 5 euro al chilo ($3 a pound. Poi ce ne sono anche da 4 e da 5).

      Elimina
    4. No... Non si fa... Non convertire: fa male alla salute più dei pomodori transgenici!

      Elimina
    5. L'ha detto anche Mr. K: "Big mistake".

      Elimina
  2. Lo capisco. Genova è stupenda! Comunque anche a me viene di rispondere "toscana".
    Ma forse per me c'è un'altra ragione.
    Sarà che di essere italiana un po' mi vergogno. Un grande storico, Carlo Ginzburg, ha parlato del sentimento di vergogna come appartenenza. In fondo ci si vergogna solo per quello che profondamente ci appartiene. Ecco in questo momento forse è solo una dolorosa vergogna che mi unisce all'Italia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Molto interessante la riflessione di Ginzburg sulla vergogna.
      Io però credo di aver trovato la soluzione. Proprio stasera leggevo questa notizia, secondo cui lo stato assassino del Texas dovrà cercarsi un altro fornitore di veleno per i condannati a morte, perché, cedendo alle pressioni dei gruppi per i diritti umani, le fabbriche europee hanno deciso di interrompere i rifornimenti. Ecco, ho pensato, sono sempre più fiera di essere europea (e non solo per questo).



      Elimina
  3. comunque sia siamo sempre i meglio al mondo.... o no?

    RispondiElimina
  4. Ah, ah, ah, divertente.... l'Italia è stata fatta, ma gli italiani?

    RispondiElimina
  5. Ahahahahah....io sono prima sarda e poi italiana ;) e come il signore me ne vanto pure

    RispondiElimina
  6. @Alligatore & Starsdancer: io in questo sono molto parziale. Se una cosa del genere l'avesse detta qualcuno di una città o una regione che mi stava meno simpatica avrei pensato "brutto leghista", ma siccome ho un debole per Genova e per i genovesi ho pensato solo "che simpatico".

    RispondiElimina
  7. Silvia ma lì 5 euro per i pomodori non è tanto! Comunque anche io ero sconvolta alle prime spese.
    Hai ragione, sia sulla fierezza di esser e sentirsi europei, sia sul distinguo per certe regioni, io infatti sono arrivata a dire al limite "milanese" anche se abito fuori città, anzi per la precisione da un po' addirittura in un'altra provincia, perchè ho vicini di casa notori (sigh!) e dire lombarda mi crea un qualche imbarazzo.
    PS: Amici sono appena stati dalle tue parti e si sono congelati, fortuna che li avevo avvertiti ;)

    RispondiElimina
  8. Condivido il tuo pensiero, anche perché bisogna distinugere tra allegre battute, e pesanti interventi dall'alto, che mirano a dividere solo per questioni economico-politiche poco pulite. Il discorso è ampio e articolato, diciamo che l'Italia ha, da sempre, delle specificità regionali e anche del campanilsimo, dovuto in parte all'occupazione straniera diversa per ogni zona d'Italia o quasi... ma il discorso è ampio. Io avrei detto italiano, poi specificando la città ...

    RispondiElimina
  9. Hahahaha, io sono la peggiore in assoluto, non mi definisco sarda ma Cagliaritana!

    RispondiElimina
  10. vogliamo confondere gli ebrei con i sammaritani?

    RispondiElimina
  11. Bella scenetta!
    Me ne ha fatta ricordare un'altra, sempre legata a coincidenze, lingue, dialetti, stranieri e campanilismi...
    Alla conclusione di un lunghissimo (causa condizioni atmosferiche) viaggio da Milano a Miami mi ritrovai in fila all'aeroporto con due americani al mio fianco che continuavano a ripetere in perfetto dialetto carrarino: "du' coiòn! du' coiòn!"
    Sorpreso, domandai come facevano a parlare il dialetto della mia cittadina.
    Saltò così fuori che uno dei due amici con cui stavo viaggiando (e che sedeva alcune file dietro di me) non aveva fatto altro che ripetere queste parole per tutto il volo (du coiòn! du coiòn! = due palle!, due palle!).
    Ora: in caso questa espressione abbia nel frattempo preso campo a Miami e qualche linguista si stia domandando come ha fatto il dialetto carrarino a raggiungere la Florida, bè, adesso lo sapete anche voi...
    W Carrara (da non confondersi con Massa)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bellissimo! Penso a questi due americani che si aggirano per la Florida dicendo "du' coiòn!"
      E a sua volta mi viene in mente una mia studentessa che, parlando di imprecazioni italiane, se ne uscì fuori con un gran bestemmione in classe, convinta che fosse un'espressione del tutto innocua tipo "porca miseria".

      Elimina
  12. Genovese o no, conosce la lingua italiana ;)
    Secondo me l'ha specificato per evitare che le due italiane attaccassero bottone con lui, che voleva continuare a mangiare/leggere/pensare a tutto e a nulla in santa pace: aiutare va bene, ma poi ognuno a casa sua (io invece avrei pronunciato "melanzana" con accento straniero ahahaha).
    Silvia, era una pausa forzata, giuro!

    RispondiElimina
  13. bellissima!ho continuato a ripensarci,me lo immaginonproprio questo signore che,matter of factly ,dice solo genovese. tra l'altro mio papà e mia nonna sono nati a Genova,mia nonna in particolare aveva quello stesso orgoglio da marinaio!

    RispondiElimina
  14. Ah, questi genovesi! A me sembra il corrispondente "sono padano" dei leghisti....Mah...

    RispondiElimina