mercoledì 24 giugno 2015

Post di compleanno

Sto raccogliendo gli auguri che arrivano su facebook (che almeno in questo è simpatico, dai) per consolarmi della partenza di Mr K proprio oggi (quest'anno eravamo sicuri che sarebbe riuscito a esserci per il mio compleanno, ma poi ha saputo di aver vinto un fantastico grant del LACMA e così è dovuto partire oggi per andare a Los Angeles. Vabbè, cosa gli dovevo dire).
Molti amici mi inviano foto di tosaerba, ben conoscendo la mia passione per tali oggetti branditi con perversa voluttà dal vicinato molesto. La mia amica Teresa mi ha persino inviato una torta.


E anche quest'anno sono arrivati gli splendidi auguri di Amanda, la migliore auguratrice di buon compleanno che abbia mai conosciuto. Grazie Amanda!

venerdì 19 giugno 2015

Il ranch dei cavalli in pensione


In attesa di tuffarmi nell'orrenda estate di San Francisco, fredda e nebbiosa (e per fortuna che non sopporto il caldo eccessivo) e superstressante con i miei soliti due lavori che non mi permetteranno di lavorare al mio libro che ultimamente ha ricevuto buone notizie ma che dovrò per forza sospendere per via dei suddetti due lavori, vi propongo qualche foto di un posto dove sono stata l'anno scorso, il ranch dei cavalli in pensione. 
Si chiama Morgan Horse Ranch, si trova all'interno del parco di Point Reyes, e fino a non molto tempo fa era il luogo dove si allevavano e addestravano i cavalli della razza morgan, usati dai ranger nei parchi nazionali del West. Oggi i morgan non vengono più allevati lì, e nel ranch sono rimasti solo gli ultimi esemplari, quasi tutti anziani, amorevolmente curati da un gruppo di volontari che vanno a lavarli e a portarli a spasso.



Questi sono già partiti per le praterie celesti


E lì vicino c'è Nicasio Valley, quattro case e una chiesa

giovedì 11 giugno 2015

Una vacanza troppo breve a Lisbona

Sì sì, Lisbona ci è piaciuta un sacco. L'unico lato vagamente negativo è stato il caldone inaspettato che mi provocava cali di energia ed elefantiasi alle estremità, ma per il resto posso dire che Lisbona ha battuto Berlino nella lista della città in cui vorrei vivere. Questo grazie alla sua bellezza e alla sua luce, alla compagnia delle amiche Elvira e Mariantonietta (con rispettivi compagni e pargoli), e alla prelibatezza del suo cibo, in particolare le sardine alla brace che ora io e Mr. K continueremo a citare con nostalgia e abbondante salivazione per molti mesi a venire.

Comunque ecco un po' di foto.

Luce di Lisbona

Ehi, perché non spostiamo il Golden Gate Bridge in una città più simpatica?

Jacaranda!



E altri fiori

Porte di Lisbona





Graffiti di Lisbona


Libreria di Lisbona

Deliziosi souvenir di Lisbona

Allora io vado, eh?
Il posto bellissimo dove ci ha portati Elvira

E la foto più bella è quella che ci ha fatto Elvira

lunedì 1 giugno 2015

Due mostre bellissime e un nanosecondo di celebrità

Ieri nel mio paesello si votava per l'elezione del sindaco. Quando gli mostro la carta d'identità, il giovane e aitante assistente di seggio la guarda, poi la riguarda e dice: "La traduttrice di Jonathan Franzen?" Il mio nanosecondo di celebrità.
Ha stravinto il centrosinistra, dopo cinque anni di disastrosissima amministrazione leghista. Non invidio il nuovo sindaco, che si ritrova con una voragine nel bilancio e tante piccole voragini per le strade, visto che mancano persino i soldi per l'asfalto.

A Milano invece abbiamo visto alcune cose molto belle. Alla Fondazione Prada, per esempio, abbiamo visto cosa si può fare con tantissimi soldi spesi bene. L'intero complesso è davvero fantastico, dalla ristrutturazione dello spazio (un’ex distilleria ricreata dallo studio OMA di Rem Koolhaas), alle installazioni permanenti al bar creato da Wes Anderson. Ma il gioiello assoluto è la mostra Serial Classic, co-curata da Salvatore Settis e allestita da OMA. Come fare una mostra straordinaria con una serie di statue di quelle che in genere quando vado al museo non degno neanche di uno sguardo.





Io che cazzeggio con le automobili di Walter De Maria



Damien Hirst è molto fotogenico



E Cattelan un po' ripetitivo

Ci è piaciuto anche il nuovo Museo delle Culture, soprattutto per la splendida mostra su statue e maschere africane. 

 
Insomma, a me l'Expo non interessa per niente, però il resto di Milano in questo periodo è davvero un posto interessante.

Milano simpatica