lunedì 30 gennaio 2017

Distopia/9


- Si parla di nomine: mercoledì si vota per la nomina definitiva di Rex Tillerson come Segretario di Stato (non ho capito perché la stampa italiana lo chiami già Segretario di Stato: per adesso non lo è ancora). Il leader di minoranza al Senato Chuck Schumer ha dichiarato che non voterà per lui e ha chiesto che il voto venga rimandato. Nelle prossime ore vedremo come andrà.

- Domani il Senate Judiciary Committee voterà per la conferma di Jeff Sessions ad Attorney General (Procuratore Generale, cioè il ministro della Giustizia). Non ci sono possibilità che non venga eletto, visto che nessuno dei senatori repubblicani che detengono la maggioranza voterà contro di lui. Fra le cose da sapere su Sessions, il WaPo elenca: "falco" in materia militare, contrario all'immigrazione anche legale, scettico sui cambiamenti climatici, e soprattutto nel 1986 una commissione del Senato gli impedì di diventare giudice federale per manifesto razzismo. I suoi ex colleghi testimoniarono che amava fare battute sui "negri", ed è famosa la sua affermazione che non aveva mai avuto niente contro il Ku Klux Klan finché non aveva scoperto che fumavano marijuana
Il NAACP ha organizzato un sit-in (il secondo) davanti all'ufficio di Sessions, e 11 suoi membri, fra cui il presidente Cornell Brooks, sono stati arrestati (poi rilasciati)

- Schumer ha anche annunciato che i senatori democratici si opporranno alla nomina di qualunque giudice della Corte Suprema scelto da Trump (scelta che è stata annunciata per domani). Dopo che i repubblicani hanno bloccato la nomina di Merrick Garland da parte di Obama, i democratici hanno la possibilità di bloccare il candidato di Trump. Se ci riescono fino a novembre 2018 e poi riescono anche a riprendersi il Senato nelle elezioni, è fatta. Per la seconda volta nella storia degli Usa, un candidato alla Corte Suprema subirà un filibuster. Sul Guardian un buon riassunto del caos provocato dal Muslim Ban e delle sue evoluzioni. Al momento Sally Yates, il Procuratore Generale ad interim che sta per essere sostituito da Jeff Sessions, ha ordinato al Dipartimento di Giustizia di non difendere l'ordine di Trump. Durerà poco, ma è un gesto coraggioso.
Aggiornamento: è durato pochissimo. Trump ha immediatamente licenziato Yates e l'ha sostituita con Dana Boente, affermando che Yates "ha tradito il Dipartimento di Giustizia". Boente ha subito ordinato agli avvocati del Dipartimento di Giustizia di "difendere gli ordini del nostro presidente".

- Il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer, riferendosi ai più di 100 funzionari del Dipartimento di Stato che hanno condannato il Muslim Ban, ha detto che chi non è d'accordo può anche andarsene. Sempre secondo Spicer, l'attentato di Quebec City, malgrado sia stato compiuto da un cittadino canadese sostenitore di Trump e Le Pen, dimostrerebbe la necessità del Muslim Ban.
Nel frattempo, Microsoft sta preparando una causa legale insieme allo stato di Washington contro il Muslim Ban. Anche Google in prima fila nelle proteste: in questo momento è in corso un vero e proprio sciopero dei "googlers", e Sergey Brin ha partecipato alle proteste all'aeroporto di San Francisco, dichiarando: "sono un rifugiato".

- Sembra che sia in arrivo un nuovo ordine esecutivo contro la comunità LGBT.

- Nella sua prima dichiarazione pubblica dopo la fine della sua presidenza, Obama si dice favorevole alle proteste di questi giorni: "sono in gioco i valori americani".

8 commenti:

  1. Son dovuto andarmi a cercare il senso di filibuster e ho capito.
    Beh, sono giochi politici, in effetti...
    Tu cosa credi succeda?

    Moz-

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    1. Io credo che sia sacrosanto resistere ma che questi faranno comunque quello che vogliono.

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  2. Cioè... il fatto di Quebec dimostrerebbe la necessità del ban??? o.O Non che l'esacerbazione e la strumentalizzazione delle paure possono portare a gesti sconsiderati?
    Più che essere in gioco i valori americani sono a rischi i diritti umani -_-

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    1. Sembra tutto assurdo, ma in realtà fa parte di un piano ben preciso per demolire la democrazia americana.

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  3. Gli americani, che fanno il pelo ed il contro pelo per l'utilizzo di un solo vocabolo che sia minimamente "politicamente scorretto" ora hanno un presidente che definire politicamente scorretto è un eufemismo. Lo stucco di facciata cade a terra e, per quanto il meccanismo farraginoso del voto americano possa fare pensare che non sia stata la maggioranza degli americani ad averlo votato, tuttavia disvela quella pancia di pistoleri che pensano di essere ancora a caccia di scalpi e che da trumpusconi si sentono rappresentati e che il vero potere, nascosto nell'ombra, manovra a piacere e questo sgomenta

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    1. Non solo, ci sono anche i fanatici fondamentalisti cristiani che sono lo zoccolo duro di Trump. Altro che le religioni simpatiche che raccontavo nel mio libro!

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  4. Certo che continuare a sostenere Trump, dopo che anche il Papa ha criticato il Muslim Ban dimostra che i fondamentalisti cattolici hanno qualche problema. E cmq, io ho sempre sostenuto che il cattolicesimo praticato negli USA non ha nulla a che vedere con quello Europeo.

    A proposito, ma i libri quando iniziano a bruciarli?

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  5. Sì, anche secondo me c'entra ben poco. Qui la Christian Right (cattolici, sì, ma anche evangelici) è molto più numerosa e fanatica.

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